La Fiera internazionale di Arte moderna e contemporanea
Roma, 17 ott. (askanews) – Dal 24 al 26 novembre torna nella Capitale “Roma Arte in Nuvola”, la Fiera internazionale di Arte moderna e contemporanea (ideata e diretta da Alessandro Nicosia e prodotta da C.O.R. con la direzione artistica di Adriana Polveroni e con la consulenza di Valentina Ciarallo) giunta oggi alla sua terza edizione ed organizzata nella Nuvola di Fuksas.Forte degli oltre 36.000 visitatori della seconda edizione, “Roma Arte in Nuvola” ambisce a imporsi sulla scena nazionale ed internazionale come una delle principali fiere di settore che punta non solo nella qualità delle gallerie partecipanti ma anche nell’offerta artistica poliedrica in grado di coinvolgere tutte le discipline – dalla pittura alle installazioni, dalla scultura alle performance, dalla video arte alla digital art fino alla street art – nonché di intercettare l’interesse del grande pubblico, giovani ed appassionati.La nuova edizione promossa con EUR Spa – con la presenza attiva del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del ministero della Cultura, con Regione Lazio e Roma Capitale – è stata presentata a Roma, presso la Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano della Camera di Commercio di Roma, nell’ambito di una conferenza stampa introdotta e coordinata dal Direttore Generale Alessandro Nicosia.”Ho messo in atto due imprese difficili ma fortunate: portare con il ministero degli Affari Esteri la collezione Farnesina a Roma, mai vista se non all’interno del ministero degli Esteri, che ha scelto una cinquantina di opere di grandissima qualità e poi la presenza del MiC, ministero della Cultura, per far sì che alcuni capolavori dei musei romani potessero essere fruiti ad Arte in Nuvola da migliaia di visitatori. Anno scorso quasi 40mila, quest’anno contiamo di arrivare a 50mila”.”Roma Arte in Nuvola” aumenta anche il numero delle gallerie internazionali: da Londra a Parigi, da Barcellona a Knokke, da Dubai a Tel Aviv fino a New York ed Osaka. Dopo aver ospitato Israele nella prima edizione e l’Ucraina nella seconda, la Fiera ha scelto di consolidare la propria vocazione internazionale ospitando, quest’anno, l’Australia come Paese straniero presentando un’offerta espositiva contemporanea che trova nell’arte aborigena la propria vocazione.