Un confronto per una delle maggiori priorità sanitare
Roma, 14 lug. (askanews) – Le malattie neurodegenerative e in particolare la malattia di Alzheimer rappresentano una delle più grandi sfide in ambito sanitario e medico in un Paese come l’Italia, il secondo più longevo al mondo, e si qualificano come un vero e proprio problema di salute pubblica. Si è tenuto il convegno “Alzheimer e neuroscienze: una priorità per il Paese”, presso Palazzo Montecitorio a Roma, su iniziativa dell’On. Annarita Patriarca, co-promotrice dell’Intergruppo Parlamentare per le Neuroscienze e l’Alzheimer.”L’obiettivo principale è quello di accendere una luce su questa patologia, non solo per l’incremento registrato causato anche dall’aumento dell’età, ma anche per tutti gli effetti che questa patologia comporta sia sul paziente che sui circuiti familiari. Per noi è necessario mettere al centro dell’agenda politica questi argomenti, riuscendo a garantire un’omogeneità di accesso a cure di qualità e un sistema di cure domiciliari che funzioni bene. Dobbiamo aumentare gli investimenti alla ricerca”. È intervenuto inoltre Alessandro Padovani, Direttore della Clinica Neurologica Università di Brescia e Presidente Eletto della Società Italiana di Neurologia sul tema della diagnosi precoce:”Possiamo dire che la diagnosi precoce serve innanzitutto a impedire costi. Questo è un atto dovuto. Poi questo permette di indentificare i fattori di rischio e di intervenire su tutto ciò che può peggiorare il percorso clinico. Abbiamo bisogno di farmaci veramente efficaci che ci possano permettere di impedire o rallentare il procedere della malattia”. L’evento, che ha ottenuto il patrocinio dell’Associazione di Iniziativa Parlamentare e Legislativa per la salute e la prevenzione, è stato organizzato con il supporto non condizionato di Eli Lilly, Biogen e Roche, e con la partecipazione di Amylyx e Eisai.