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Corea del Sud, Yoon difende la legge marziale di 6 ore: “Opposizioni criminali, non mi dimetto”

MondoCorea del Sud, Yoon difende la legge marziale di 6 ore: “Opposizioni criminali, non mi dimetto”

ROMA – Alla fine ha parlato. Si è difeso. Ha contrattaccato, Yoon Suk-yeol. Il Presidente che per sei ore ha proclamato la legge marziale in Corea del Sud non lascia. Non molla. E nel primo discorso alla nazione dalla notte “più assurda” del Paese ha detto che “combatterà fino alla fine” contro le opposizioni che stanno cercando di farlo saltare con la procedura di impeachment. Yoon è indagato per vari reati, tra cui insurrezione e tradimento. Dimissioni? Non se ne parla.
Yoon ha detto che la decisione di dichiarare la legge marziale è stata un “legittimo atto di governo”, ed è tornato ad accusare le opposizioni di aver paralizzato il parlamento, “diventato un mostro che distrugge l’ordine costituzionale della libera democrazia”. Peggio, ha definito le opposizioni “gruppi criminali”.
“Mi scuso ancora con le persone che sono state sorprese e si sono sentite in ansia a causa della legge marziale. Per favore, fidatevi di me e della lealtà nei confronti del popolo”, ha detto.
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