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Esa, conto alla rovescia per EarthCare: studierà nuvole e aerosol

AttualitàEsa, conto alla rovescia per EarthCare: studierà nuvole e aerosol

Lancio in progamma nella notte a bordo di un Falcon 9 di SpaceX
Roma, 28 mag. (askanews) – Mancano ormai poche ore al lancio della missione EarthCare sviluppata dall’Agenzia spaziale europea in collaborazione con la Japan Aerospace Exploration Agency (Jaxa) con l’obiettivo di fornire una serie di misurazioni che insieme getteranno nuova luce sul ruolo che le nuvole e gli aerosol svolgono nella regolazione del delicato equilibrio della temperatura della Terra, offrendo importanti contributi alla ricerca sul clima.
Il lancio su un razzo Falcon 9 di SpaceX dalla base spaziale di Vandenberg in California, informa l’Esa, è programmato per mezzanotte e 20 (ora italiana). L’acquisizione del segnale è attesa poco meno di un’ora dopo il lancio che sarà possibile seguire in diretta sulla Web Tv dell’Esa a partire dalle 23.30.
EarthCare è la più complessa delle missioni Earth Explorer dell’Esa, missioni che restituiscono informazioni scientifiche chiave che fanno progredire la nostra comprensione di come funziona il pianeta Terra come sistema e dell’impatto che gli esseri umani stanno avendo sui processi naturali. Con la crisi climatica che stringe sempre più la sua morsa, EarthCare – Earth Cloud Aerosol and Radiation Explorer – è stato sviluppato per gettare nuova luce sulle complesse interazioni tra nuvole, aerosol e radiazioni all’interno dell’atmosfera terrestre.
Il set di quattro strumenti all’avanguardia di EarthCare – spiega l’Esa – lavorerà insieme per fornire una visione olistica della complessa interazione tra nuvole, aerosol e radiazioni per fornire nuove informazioni sul bilancio delle radiazioni della Terra sullo sfondo della crisi climatica.
Leonardo ha fornito un importante contributo tecnologico alla missione grazie anche al supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Leonardo ha infatti realizzato a Pomezia (Roma) e a Campi Bisenzio (Firenze) il trasmettitore laser integrato nello strumento ATLID (Atmospheric Lidar). Il trasmettitore laser di Leonardo è in grado di osservare particelle nell’atmosfera molto piccole, di dimensioni inferiori un millesimo di un millimetro, ovvero 30 volte più piccole dello spessore di un capello e contribuirà, insieme allo strumento ATLID, a raccogliere dati importanti sulle particelle degli aerosol e delle nubi. Leonardo ha inoltre realizzato a Nerviano (Milano) i pannelli fotovoltaici del satellite e un trasmettitore di potenza per lo strumento Cloud Profiling Radar (CPR) della JAXA. Mentre nasce a Campi Bisenzio (Firenze) un sensore che si attiva solo in caso di necessità per orientare il satellite.
(Credit: ESA – P. Carril)

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