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L’olio del futuro? E’ tecnologico, sicuro e tracciato

AttualitàL'olio del futuro? E' tecnologico, sicuro e tracciato

Presentate le 45 eccellenze della produzione olearia toscana

Roma, 8 apr. (askanews) – 91mila ettari ad olivo di cui 16mila bio, oltre 15 milioni di piante, 80 varietà di olivo autoctone, delle quali le più diffuse sono: Frantoio, Moraiolo, Leccino, Maurino e Pendolino, per un patrimonio di biodiversità agraria fuori dal comune. Oltre 36mila aziende tra professionali e non, circa 400 frantoi attivi e numerose imprese di confezionamento dell’olio di oliva.

Inoltre, a monte della filiera olivicola ed olearia regionale si rileva la crescita di un vero e proprio distretto vivaistico, specializzato nella produzione di piantine di olivo, localizzato soprattutto nella zona di Pescia (PT), uno dei principali poli del vivaismo olivicolo a livello nazionale. Questa la fotografia del settore tracciata in occasione della Selezione Oli Extravergine 2024, il “green carpet” dell’oro verde che ogni anno premia le eccellenze toscane.

La Selezione Oli Extravergine 2024, promossa dalla Regione Toscana con la collaborazione della Camera di Commercio di Firenze insieme a PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana, è stata l’occasione per parlare del settore olivicolo e delle sue prospettive, dell’importanza della frangitura per ottenere un’elevata qualità, per un aggiornamento nel campo della ricerca sulla provenienza degli oli ma anche per scoprire le attività dei Consorzi volte alla tutela e alla valorizzazione degli oli della Toscana.

Nell’edizione 2024 sono stati selezionati quarantacinque oli, che rappresentano l’eccellenza della produzione olearia toscana, di cui uno proveniente dalla provincia di Pistoia, uno da quella di Massa, due da quella di Arezzo, altrettante da Livorno e da Lucca, nove da Grosseto, dodici da Siena e sedici da Firenze. Tra i riconoscimenti anche alcune menzioni speciali per la migliore “Selezione olio Monocultivar”, “Selezione olio Biologico”, “Selezione Biofenoli” e la “Selezione Packaging”, oltre all’ambito titolo di “Migliore olio” per ciascuna DOP e IGP.

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