BASF promuove ciclo incontri “Il domani chiama”
Roma, 17 ott. (askanews) – Design e made in Italy, innovazione e tradizione, materiali e il ruolo nascosto della chimica per delineare un futuro ricco di opportunità. Si è parlato di tutto questo nel talk “Materiali e design: è anche una questione di chimica”, organizzato alla Terrazza Caffarelli al Campidoglio, a Roma, nel ciclo di incontri dal titolo “Il domani chiama”, una serie di eventi organizzati da BASF. “La chimica per il made in Italy – sottolinea Lorenzo BottinelliAmministratore delegato BASF Italia – può fare davvero tantissime cose. Partiamo da un dato: nel 95% per cento dei manufatti di uso quotidiano c’è un prodotto chimico; partendo da questo abbiamo deciso di focalizzare la nostra attenzione su quello che è appunto la chimica e i materiali che nascono da prodotti chimici possono fare nel mondo del design, una delle grandi eccellenze italiane e che rende il made in Italy un momento di di grande orgoglio”. “In molti di questi materiali – continua – è possibile utilizzare come fonti di materie prime non le classiche fonti rinnovabili ma delle fonti sostenibili che possono venire da riciclo chimico, per esempio, o anche da biomassa. Quindi è possibile da un rifiuto tirare fuori un prodotto di design”.L’innovazione nei materiali rappresenta una forza motrice che amplia gli orizzonti creativi ed estetici nel design. “Da sempre, da quando l’uomo e la donna hanno iniziato a costruire i propri manufatti – sottolinea Chiara AlessiStorica del design – l’hanno fatto sulla base del materiale che la natura offriva, che metteva a disposizione. A un certo punto però si è creato il problema rispetto alle risorse, rispetto al fatto che o erano limitate o costavano troppo. Si è quindi iniziato a inventare dei nuovi materiali. Per un certo tempo, nella storia del design, in qualche modo le forme hanno continuato a seguire il materiale, finché z un certo punto invece il design non ha fatto da leva anche nella scoperta, nell’innovazione, nella ricerca di nuovi materiali che potevano funzionare meglio, aumentare la performance rispetto ad alcune finalità che gli oggetti volevano trovare. Quindi il rapporto tra design e materiale è assolutamente intrinseco sin dalle origini”.