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Nasce VisitAR Bologna, un’app per scoprire i luoghi di Guglielmo Marconi e della musica

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Grazie alla tecnologia di TIM Enterprise statue e dipinti prendono vita e parlano ai turisti

Modena, 7 giu. (askanews) – C’è una città fatta di strade, giardini, palazzi, chiese, teatri e statue. La si vive passeggiando per il centro storico, incrociando per esempio la casa natale di Guglielmo Marconi o i monumenti della Certosa appena fuori porta. Poi c’è la città della musica: la sperimenti se ti lasci trasportare dalle note che escono dalla casa di Lucio Dalla oppure dalla trattoria dove Francesco Guccini amava trascorrere le serate in compagnia degli amici. Entrambe sono ora a portata di mano a Bologna. Turisti e cittadini, se vogliono lasciarsi trasportare in un doppio viaggio tra reale e virtuale, lo possono fare tramite un’app sviluppata nel contesto delle azioni della Casa delle Tecnologie emergenti del Comune di Bologna in collaborazione con TIM Enterprise. “L’app VsitAR – ha spiegato Susanna Jean, responsabile Marketing Offerta 5G, Verticals & IoT Tim Enterprise – si basa sulle nuove tecnologie che come Tim Enterprise mettiamo a disposizione tramite la nostra piattaforma XR che consente di rendere i contenuti e le esperienze di visita immersiva, coinvolgente tramite contenuti animati, animazioni ad esempio di statue che si possono trovare all’interno di visit AR Bologna, percorsi interattivi e esperienze coinvolgenti adatte alle nuove generazioni”. L’app illustra circa 100 punti di interesse, geolocalizzati e mostrati su una mappa, e valorizzati da testi, audio, video, animazioni e modelli 3D in realtà aumentata. Così, ad esempio, mentre Mozart e Augusto Righi “escono” dalla staticità di tele e sculture per raccontare esperienze dirette, è possibile interagire con gli “strumenti dei mestieri” di Marconi. “Succede perché ci sono dei contenuti – ha detto Rosa Grimaldi, delegata all’innovazione di Bologna e Città Metropolitana -. In questo momento sono queste due progettualità ma più in generale hanno a che fare con una città che ha arte e cultura e che è molto attrattiva per questi motivi. Ma succede qui anche perché si sa coniugare questo patrimonio incredibile della città con degli strumenti tecnologici che rendono l’arte e la cultura più fruibile non solo ai turisti, ma anche ai cittadini e alle persone in qualsiasi fascia d’età”.A Bologna, nell’ambito del progetto CTE COBO, TIM Enterprise mette a disposizione le proprie capacità attraverso un’infrastruttura tecnologica che grazie al 5G e all’edge computing supporta l’elaborazione dei contenuti. Uno degli obiettivi di TIM Enterprise è quello di accompagnare grandi aziende e pubbliche amministrazioni nella trasformazione delle città in smart city. “Abbiamo lanciato nelle ultime settimane la nostra nuova campagna visual – ha ricordato Susanna Jean – e il nostro claim che è ‘c’è un domani da creare, affidati a noi’. Questo per trasmettere come le tecnologia siano uno strumento che mettiamo a disposizione proprio per essere dinamici, trasformare le città e le esperienze del turismo, rendere le città più intelligenti e sostenibili e mettere sempre più a valore l’amplissimo patrimonio culturale che abbiamo in Italia”. Diversi progetti sviluppati in altre città italiane come quello di Opera Santa Croce a Firenze dove il 5G e le tecnologie XR consentono al visitatore di immergersi all’interno del patrimonio culturale e vivere un’esperienza coinvolgente con statue e dipinti che prendono vita e parlano al visitatore.

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