Lo rileva l’indagine condotta da AIFI in collaborazione con PwC Italia, secondo cui l’11,1% degli investimenti, 494 milioni, è stato fatto da operatori di venture capital
Gli investimenti di private equity e venture capital in Italia sono aumentati nel primo semestre del 2024, con fondi che hanno investito quasi 4,5 mld di euro, in crescita del 40% rispetto ai 3,1 mld di euro dello stesso periodo dell’anno 2023, nonostante una diminuzione del 14% del numero di operazioni.
Lo rivela un report d’indagine condotta da AIFI in collaborazione con PwC Italia, secondo cui 494 mln di euro, 11,1% del totale, sono stati investiti in 193 operazioni da parte di fornitori di venture capital.
Complessivamente, l’importo dei finanziamenti raccolti è aumentato del 43% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 2,831 mld di euro, con una capacità di finanziamento del mercato “più che raddoppiata rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”, raggiungendo i 2,755 mld di euro, hanno osservato gli analisti.
Le principali fonti di afflusso sono state i fondi pensione e i fondi previdenziali con il 24%, il settore pubblico e i fondi di fondi istituzionali con il 15% e i fondi sovrani con il 13%.
“Il primo semestre di quest’anno ha visto il ritorno dei grandi investimenti (sette rispetto ai tre di un anno fa). Si è rafforzato il ruolo degli operatori internazionali, che svolgono un ruolo sempre più strategico per le imprese italiane e per l’economia reale”, ha sottolineato il presidente AIFI Innocenzo Cipoletta. “I fondi pensione sono un nuovo attore che si sta scongelando dopo un lungo periodo. Speriamo che vadano avanti c’è molto spazio”.
Le vendite di investimenti sono più che raddoppiate nel periodo in esame, raggiungendo i 2,4 mld di euro, con un incremento del 137%, con 70 exit (+30% in un anno), ha commentato Francesco Giordano, Private Equity Leader di PwC Italia: “È sicuramente un buon segnale della salute del mercato”. La maggior parte delle vendite è stata effettuata a soggetti industriali che hanno investito 963 mln (41% del totale) nel rilevare partecipazioni in società. Nel mercato azionario, solo 3 mln di vendite (0,1% del totale) sono state effettuate dalle quotazioni e 5 IPO, meno del 10% delle exit totali.
La Dg di AIFI, Anna Gervasoni, ha affermato: “La sensazione è buona per la seconda metà dell’anno. Credo che ci stiamo muovendo in direzione di una crescita rispetto all’anno scorso, perché il taglio dei tassi di interesse sta favorendo grandi transazioni. A luglio – ha concluso – abbiamo già avuto alcune chiusure interessanti. Data questa impennata, il 2024 sarà un anno ricco di soddisfazioni”.
Giovanni Lombardi Stronati
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