A Villa Campolieto l’evento “Formazione Manageriale e Mondo che Cambia”
Come si formano i leader del futuro in un mondo attraversato da intelligenza artificiale, trasformazioni geopolitiche e rivoluzioni nei modelli organizzativi? A questa domanda ha risposto l’evento “Formazione Manageriale e Mondo che Cambia”, che si è svolto a Villa Campolieto, sede della Business School Stoà.
Un appuntamento di rilievo nel panorama dell’alta formazione, organizzato da Stoà, che in 35 anni di esperienza vede all’attivo 2700 alumni master, 98% placement a 6 mesi e oltre 50.000 manager, dirigenti, quadri e professionisti formati.
L’evento ha visto a confronto esponenti di primo piano del mondo accademico, imprenditoriale e istituzionale, con la partecipazione di esponenti di primo piano del mondo imprenditoriale, accademico e istituzionale.
Hanno aperto i lavori Paolo Scudieri (presidente di Stoà e Adler Group) ed Enrico Cardillo (direttore generale di Stoà).
Al tavolo dei relatori Matteo Lorito, rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e Riccardo Macchioni, prorettore dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli.
Tra i keynote speaker: Matilde Marandola, presidente AIDP, Antonio Liotti, chief people & organization officer di Leonardo
Uno spazio speciale è stato dedicato alle testimonianze degli alumni Stoà, oggi ai vertici di aziende nazionali e internazionali, tra cui: Alfonso De Gaetano (founder & ceo Crurated, già Google), Cristian Tarallo (HR director Iveco Group), Rosario Pingaro (presidente & ad Convergenze), Francesco Manzo (HR manager Novartis).
Verso una nuova management education
Nel corso dell’evento è stato presentato il Manifesto per una nuova Management Education, sintesi della visione formativa di Stoà: formare non solo “knowers”, ma “learners”, persone capaci di pensiero critico, visione sistemica, adattabilità e consapevolezza strategica. Un modello educativo fondato su esperienza diretta, pratica sul campo e sviluppo di mindset dinamici, oggi più che mai indispensabili per affrontare le sfide dell’economia delle piattaforme, della trasformazione digitale e dell’AI.
«Le imprese che competono sui mercati globali hanno bisogno di donne e uomini capaci di trasformare la complessità in direzione e l’innovazione in risultato.
Per questo come Adler Group abbiamo scelto di essere parte attiva della formazione manageriale, sostenendo Stoà come socio di maggioranza», ha dichiarato Paolo Scudieri, aprendo l’evento dedicato alla presentazione dei master accreditati ASFOR della Business School Stoà. Formare manager non significa trasmettere nozioni, ma offrire contesto, sfide e una visione industriale concreta.
I nostri master sono veri laboratori per costruire il futuro, in cui le nuove tecnologie, i modelli organizzativi e i settori industriali convergono in una didattica orientata all’azione», ha aggiunto. Scudieri ha sottolineato la «necessità di costruire complementarità e connessione tra il sapere accademico e le esigenze reali delle imprese».
Due Master, un’unica visione: formare chi farà la differenza
In occasione dell’evento sono stati illustrati anche i due percorsi di alta formazione post-laurea in partenza per l’anno accademico 2025-2026, entrambi accreditati ASFOR e gratuiti per 20 laureati residenti in Campania, grazie al finanziamento della Regione Campania:
Master in Direzione e Gestione d’Impresa (MDGI) – XXX edizione. Master Universitario di I livello realizzato in collaborazione con l’Università della Campania Luigi Vanvitelli, accreditato Asfor in General Management. Forma futuri manager capaci di guidare l’innovazione e la trasformazione nelle imprese attraverso un approccio interdisciplinare e orientato all’economia 5.0.
Master in Human Resource Management (HRM) – XXII edizione. Master specialistico Asfor patrocinato da AIDP. Sviluppa competenze strategiche per la gestione delle risorse umane in scenari segnati da digitalizzazione, lavoro ibrido, sostenibilità e inclusione
«A Stoà, i nostri Master fanno acquisire ai laureati capacità di leader come testimoniano i nostri Alumni che in Italia e nel mondo guidano grandi imprese e organizzazioni, ha spiegato Enrico Cardillo, direttore generale di Stoà. La formazione è allineata con le sfide più attuali: le tecnologie emergenti, la rivoluzione dell’intelligenza artificiale, la trasformazione dei modelli di business nell’economia delle piattaforme e degli ecosistemi.
Il Master in Direzione e Gestione di Impresa (MDGI) giunto alla XXX edizione realizzato con l’Università della Campania Luigi Vanvitelli ed il Master in Gestione delle Risorse Umane (HRM) giunto alla XXII edizione realizzato con il patrocinio di AIDP (Associazione Italiana per la Direzione del Personale)». Ad entrambi i Master, ed è una grande novità, si partecipa gratuitamente sostenendo una selezione grazie al finanziamento della Regione Campania per l’Alta Formazione».
I master prevedono 800 ore di formazione in aula e 800 ore di stage in azienda, con una metodologia didattica esperienziale basata su laboratori, hackathon, scenari simulati e coaching personalizzato. Focus tematici: AI generativa, business platform, data analytics, sostenibilità, innovation management, employee experience.
Stoà: dove si formano i leader del futuro
Dal 1988 Stoà è uno dei principali centri di alta formazione in Italia. Con sede a Villa Campolieto, la Business School ha costruito in oltre tre decenni una solida rete di collaborazioni con università, enti pubblici e imprese leader nei settori a maggiore intensità tecnologica, come aerospazio, automotive, farmaceutico e manifattura avanzata.
Antonio Liotti – Chief People & Organisation Officer di Leonardo Keynote Speech – STOA Business School ha sottolineato: “In Leonardo crediamo che la formazione manageriale non sia solo un investimento necessario, ma una leva decisiva per guidare le trasformazioni inevitabili che ci attendono.
In un contesto segnato da una profonda transizione tecnologica, geopolitica e sociale, il nostro impegno è quello di costruire, insieme a partner come STOA, Università e Business School, un ecosistema formativo dinamico, integrato e capace di generare valore reale per le persone e per il Paese.
Vogliamo superare modelli tradizionali per promuovere la co-creazione di competenze in grado di affrontare sfide globali e intercettare le opportunità offerte da tecnologie come l’Intelligenza Artificiale. Formare oggi significa prepararsi ad essere protagonisti del cambiamento, non semplici spettatori.
Per questo puntiamo su esperienze formative personalizzate, inclusive e trasformative, capaci di sviluppare una cultura della curiosità, del lifelong learning e della collaborazione intergenerazionale. La cosa più difficile, come ricordava Pericle, non è prevedere il futuro, ma prepararsi a viverlo. Noi, il futuro, vogliamo costruirlo”.