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Valencia, la Liga non si ferma e scoppia la protesta

Dall'Italia e dal MondoValencia, la Liga non si ferma e scoppia la protesta

Gli allenatori in coro: “Giocare non ha senso” Roma, 2 nov. (askanews) – E’ un week end pieno di polemiche in Spagna dove le squadre non vorrebbero giocare per rispetto alla tragedia che si vive a Valencia che al momento conta oltre 200 morti. Ma per la Liga si può andare avanti. Rinviate le sole Valencia-Real Madrid e Villarreal-Rayo Vallecano, le altre 8 partite in campo regolarmente ma club e allenatori protestano. Vicente Moreno, valenciano, allenatore dell’Osasuna è il primo a lamentarsi alla vigilia della sfida con il Valladolid. “Permettetemi di dire due parole sulla tragedia che ha travolto la mia terra, poi parleremo di ciò che volete” premette. Solo che quelle due parole non escono. Arrivano le lacrime ed il gelo in sala. Diego Simeone, allenatore dell’Atletico Madrid attacca: “Non ha alcun senso giocare questo fine settimana. Ciò che sta succedendo da una parte è durissimo per il numero di vittime, dall’altro è emozionante per le migliaia di persone che sono scese in strada ad aiutare, chi con un badile, chi senza niente, una cosa che dice un mondo di bene di questo Paese. A noi dicono di andare avanti e lo facciamo, ma è molto triste”. Jose Bordalas, tecnico del Getafe, usa la stessa espressione del Cholo: “Non ha alcun senso. La giornata andava sospesa in maniera integrale. Siamo tutti in stato di shock, continuano ad arrivare video, sentiamo testimonianze, fa paura. Siamo di fronte alla peggior catastrofe degli ultimi decenni, non si doveva giocare. I ragazzi si sono sforzati, sono dei professionisti, ma è impossibile astrarsi dalla realtà”.
Hansi Flick allenatore del Barcellona dice: “Non ha alcun senso giocare questo fine settimana. Ciò che sta succedendo da una parte è durissimo per il numero di vittime, dall`altro è emozionante per le migliaia di persone che sono scese in strada ad aiutare, chi con un badile, chi senza niente, una cosa che dice un mondo di bene di questo Paese. A noi dicono di andare avanti e lo facciamo, ma è molto triste”. La Liga si è difesa adducendo motivi di solidarietà. Da giovedì gli organizzatori del campionato spagnolo hanno lanciato una massiccia campagna di raccolta fondi per le persone colpite dalla
tragedia, e in Liga sono convinti che con gli stadi aperti e in molti casi pieni la campagna avrà molto più successo e i fondi da destinare alla Comunitat Valenciana saranno molto maggiori. In Liga si sono anche impegnati a ricostruire tutti i campi distrutti dalla pioggia e dal fango nella regione.

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