ROMA – “Siamo oltre sessanta, forse la delegazione più folta che si sia spinta a entrare a Gaza, perché il nostro obiettivo è questo, lo abbiamo chiesto formalmente e continueremo a chiederlo, anche al ministro Tajani, perché ci aspettiamo una risposta”. Lo afferma Laura Boldrini, deputata del Partito democratico e membro dell’Intergruppo parlamentare per la Pace in Palestina e Israele, tra i tredici deputati che parteciperanno alla Carovana Solidale ‘Gaza oltre confine’, dal 15 al 19 maggio al valico di Rafah. L’evento, promosso dall’Intergruppo parlamentare per la pace in Israele e Palestina e dalle realtà della società civile tra cui Aoi, Arci e Assopace Palestina, è stato presentato in conferenza stampa presso la sede dell’Fnsi, a Roma.
Boldrini riferisce che l’Intergruppo “ha scritto all’Ambasciatore italiano a Tel Aviv affinché chieda alle autorità israeliane che ci diano autorizzazione all’ingresso a Gaza e ad oggi ancora non è arrivata nessuna risposta. Già questa è una notizia eloquente. Ma non ci arrenderemo”, assicura Boldrini: “chiameremo il ministro Tajani e il viceministro Cirielli se serve, per fare presente che una delegazione così folta intende andare a Gaza e ci aspettiamo una risposta, in ogni caso. Non daremo però per scontato che non potremo accedere”.
Boldrini parla poi della situazione umanitaria nella Striscia: “A Gaza si aggirano persone rese come degli spettri, alla ricerca di cibo o acqua, perché dal 2 marzo per volere di Israele non entra neanche un litro d’acqua”. “L’Europa dov’è?” si chiede Boldrini, “Balbetta. Sta morendo sotto le macerie di Gaza. E Giorgia Meloni?”. La deputata del Pd evidenzia: “In parlamento stiamo lavorando con tutte le opposizioni” per chiedere al governo che spinga Israele a rispettare gli obblighi internazionali, “ma da parte del governo non arriva una parola. Giorgia Meloni, la madre cristiana, non è riuscita a pronunciare una sola parola di cordoglio e condanna per i 16mila bambini uccisi e questo rende il governo italiano complice di uno sterminio. Noi non siamo complici e vogliamo andare a Gaza per marcare questa differenza. È una responsabilità storica di cui dovranno rispondere”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it