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Vino, “Vermentino Grand Prix”: ecco la ‘top ten’ che sarà a Vinitaly

AttualitàVino, "Vermentino Grand Prix": ecco la 'top ten' che sarà a Vinitaly

In degustazione con referenze di 46 Cantine a stand Consorzio Maremma

Milano, 9 apr. (askanews) – “Prelius 2023” di Castelprile, “Melacce 2023” di Collemassari, “Chicca 2022” di Guido F. Fendi, “Cirene 2023” di Podere Cirene, “Lépido 2023” di Podere Poggio Bestiale, “Unné 2020” di Poggio Levante, “Campo Maccione 2023” di Rocca delle Macie, “Upupa 2022” di Tenute Bruni, “Marmato 2023” di Terre dell’Etruria, e “Cobalto 2021 Vermentino Superiore” di Val delle Rose. Questa la “top ten” (in ordine alfabetico per Cantina) della quinta edizione del “Vermentino Grand Prix”, l’evento organizzato l’8 aprile a Castiglione della Pescaia (Grosseto) dal Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana per celebrare il Vermentino, uno dei vitigni più rappresentativi della regione.

“Come sappiamo oltre il 30% dei vini della Doc Maremma Toscana sono ottenuti con il vitigno Vermentino, in larghissima parte presentato in purezza, il che fa della Maremma l’enclave più importante della regione per la produzione di vini bianchi” ricorda Francesco Mazzei, alla guida del Consorzio da quasi sei anni e da sempre convinto che questo vitigno sia uno dei più importanti marcatori della Denominazione. “Il Vermentino è un vitigno di mare che in Maremma trova il suo habitat naturale, con personalità espressive diverse in funzione del terreno, dell’altitudine e della distanza dalla costa” aggiunge Mazzei, sottolineando “di credere fortemente che possa aspirare al confronto con i grandi vini bianchi e rossi del mondo grazie alla sua personalità complessa”.

Come nelle scorse edizioni, i vini, tutti Maremma Toscana DOC Vermentino, avevano una presenza minima del vitigno all’85%, in maggior parte ottenuti in purezza e solo in pochi casi con aggiunta di altre varietà come Viognier, Sauvignon o Trebbiano. La Giuria era composta da rappresentanti di ristoranti stellati della Maremma, titolari di enoteche, delegati di associazioni e tecnici del settore, tra cui Mario Bonamici, che organizza il Concorso internazionale e quello nazionale del Vermentino a Cagliari. I vini da esaminare sono stati 73, quindi in aumento rispetto all’edizione 2023 quando furono 60 e, di questi, oltre la metà provenivano dall’annata 2023, circa il 35% erano dell’annata 2022, e un 10% rappresentavano vini del 2019, 2020 e 2021. Presenti anche tipologie più particolari come quelle elaborate in ovetto, in cemento, anfora, cocciopesto oppure, seppur minoritarie, in legno, e vini della nuova menzione “Superiore”. La “top ten” 2024 ha rispecchiato la distribuzione dei campioni esaminati, con sei vermentini su dieci provenienti dall’annata più recente e gli altri quattro dalle annate 2022, 2021 e 2020, e uno di questi con la menzione Superiore.

“Il Vermentino si conferma certamente un vitigno di grande carattere e in continua crescita sul nostro territorio tanto che in Maremma si trovano il 50% degli ettari coltivati in Toscana con questa varietà” spiega il direttore del Consorzio, Luca Pollini, evidenziando che “degli oltre 970 ettari presenti sul nostro territorio, quasi il 60% ha meno di 13 anni e oltre il 40% non arriva a otto anni, quindi si tratta di impianti relativamente giovani. Una varietà affascinante non solo nella sua versione giovane e fresca – conclude – ma anche nella sua evoluzione più complessa dove ha rilevato un’ottima struttura e longevità”.

La “top ten” selezionata durante il Vermentino Grand Prix 2024 sarà per la prima volta in degustazione in occasione della 56esima edizione di Vinitaly, allo Stand del Consorzio (padiglione 9, stand B16). Assieme ai vini vincitori, al banco consortile ci saranno 76 vini di 41 diverse aziende per offrire una panoramica della Denominazione. In particolare, si potranno conoscere i bianchi, a partire dai numerosi Vermentino e Vermentino Superiore all’Ansonica fino al Trebbiano e agli internazionali Chardonnay e Sauvignon. Ci saranno anche i rosati a base Sangiovese e i rossi, cominciando con gli autoctoni Ciliegiolo, Alicante e Sangiovese, ai blend in stile Supertuscan fino agli internazionali Cabernet Sauvignon, Cabernet franc, Merlot, Syrah e Petit Verdot, in purezza o in taglio bordolese.

Presenti inoltre, con una propria postazione, una collettiva di produttori di sette aziende: Fattoria Il Casalone, Giovanni Valentini, La Chimera d’Albegna, La Cura, Le Lupinaie, Valdonica e Castello di Monastero.

Foto di Marco Marroni

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