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Violenze al Corvetto, Piantedosi a Milano. Salvini: “Seconda generazione non integrata”

PoliticaViolenze al Corvetto, Piantedosi a Milano. Salvini: “Seconda generazione non integrata”

MILANO – A quanto si apprende da fonti vicine al Viminale, giovedì 28 novembre il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sarà a Milano per un vertice sulla sicurezza dopo i fatti avvenuti al Corvetto di Milano.

SALVINI: SECONDA GENERAZIONE NON INTEGRATA, SALA CHE FA?

Sui disordini nel quartiere dopo la morte del 19enne Ramy Elgaml interviene il ministro dei Trasporti Matteo Salvini: “Quanto accaduto a Milano è il simbolo del fallimento del modello sostenuto e difeso per anni dalla sinistra. Chi si oppone era (ed è tuttora) bollato come ‘xenofobo’, ‘razzista’ o peggio. Nel frattempo i cittadini assistono sgomenti a violenze degne delle banlieue parigine: complimenti per il risultato”.

Il leader della Lega aggiunge: “Questa ‘cultura’ dell’illegalità, della violenza gratuita, della sopraffazione va combattuta con ogni mezzo. E se si vuole dare valore, come è giusto, all’immigrazione di persone perbene, che contribuiscono al benessere del Paese, non si può voltare la testa dall’altra parte quando si constata che baby-gang e microcriminalità si nutrono sproporzionatamente di immigrati di seconda generazione, evidentemente ben poco integrati. La Lega è pronta a fare la propria parte (e io rischio 6 anni di galera per aver osato bloccare i barconi, tra l’altro): il sindaco di Milano che fa?”.

SALA: REGOLE DA RISPETTARE, MA RESTEREMO ACCOGLIENTI

In mattinata, a margine dell’inaugurazione del ‘Milano Welcome Center’, il sindaco di Milano Beppe Sala ha affermato: “Capisco che alla destra piaccia fomentare queste situazioni ma sono qui oggi per continuare a dire che Milano resterà una città accogliente, che noi facciamo un bagno di realismo e nel realismo le migrazioni ci sono sempre state e sempre ci saranno, ma le regole vanno rispettate”.

Come risolvere la situazione nel quartiere difficile? “Di cosa si può fare discuteremo con questore, prefetto e con il ministro dell’interno. Quello che è successo ci richiama alla nostra attenzione ma non ci fa deviare rispetto alla nostra rotta”.

L’INVITO AL PADRE E ALLA FIDANZATA DI RAMY: “LI APPREZZO”

Il sindaco di Milano ha fatto sapere anche che intende organizzare un incontro, a Palazzo Marino, con la famiglia del 19enne egiziano che ha perso la vita. “Ho apprezzato molto le parole del padre di Ramy e della fidanzata. Li rintracceremo per invitarli a Palazzo Marino”, ha detto Sala. “Ci dissociamo dalle violenze accadute a Milano”, ha detto il papà del ragazzo nelle scorse ore.

“UN QUARTIERE COMPLICATO A CUI STIAMO LAVORANDO”

“Quello di Corvetto in sé che sia un quartiere delicato ne siamo consapevoli ma ci stiamo lavorando attraverso tante associazioni”, osserva Sala. Certo, “è un quartiere più difficile di altri senza buttare nessuna croce addosso al Corvetto, ma tutte le situazioni vanno affrontate” perché “a slogan non si va da nessuna parte. Certo che siamo preoccupati- precisa il sindaco- ma al contempo sappiamo che certe situazioni fanno parte anche della complessità del mondo che viviamo”.
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